C'è un modo tutto carpigiano di celebrare la pace: camminando insieme per le strade della nostra città e poi sedendosi a tavola per conoscersi meglio. Domenica 26 ottobre, alle 10 da piazza Martiri, partirà la Camminata per la pace fra i popoli, un percorso che attraverserà il cuore di Carpi per concludersi al circolo Gorizia di via Cuneo, dove dalle 11.30 prenderà il via la Festa dei popoli. A dare il via alle danze ci sarà Sonny Olumati, romano di nascita ma nigeriano di origini, che molti ricorderanno per la sua partecipazione all'Isola dei Famosi 2024. Ma Sonny è molto più di un volto televisivo: è un attivista instancabile, coreografo e insegnante di break dance e hip hop, e soprattutto vice-presidente del movimento "Italiani senza cittadinanza". Dal 2007 lotta per i diritti dei ragazzi di seconda generazione, quelli che l'Italia l'hanno nel cuore ma non ancora nel passaporto. "Nasce dall'osservazione del contesto internazionale: c'è bisogno di parlare di pace", spiega Danaida Delaj, presidente della Consulta per l'Integrazione. E se c'è bisogno di parlarne, allora bisogna anche scendere in piazza, "insieme a tutti i cittadini che fanno parte della comunità, anche quelli che hanno un'origine diversa". L'idea è semplice quanto efficace: camminare insieme verso la festa, perché "la pace va celebrata e festeggiata insieme". Il corteo farà una tappa significativa nel parco della Resistenza, dove ci si fermerà per un momento di riflessione. Non è casuale la scelta del luogo: dove una volta si combatteva per la libertà, oggi si cammina per l'integrazione. "La pace è un valore che va praticato tutti i giorni", sottolinea l'assessora alle Politiche sociali Tamara Calzolari, "solo aprendosi agli altri si può lavorare per la conoscenza reciproca ed evitare che la paura del diverso si trasformi in violenza". Alla Festa dei popoli parteciperanno le comunità che già fanno parte della Consulta: Marocco, Pakistan, Afghanistan, Romania, Moldavia, Ucraina, Turchia, Senegal, Gambia e, in via informale, anche rappresentanti di altri Paesi come l'India. Sarà un viaggio intorno al mondo senza muoversi da Carpi: assaggi di cucine lontane, musica che racconta storie di terre diverse, arte e artigianato che parlano lingue che non conosciamo ma che il cuore capisce benissimo. L'iniziativa fa parte del Festival della migrazione 2025 "Oltre il mare oltre i muri" ed è organizzata da un'alleanza che fa onore alla nostra città: Consulta per l'Integrazione dell'Unione Terre d'Argine, Fondazione Migrantes, comitato PacificAzioni, Migrantes interdiocesana di Carpi e Modena, Porta Aperta, Circolo Gorizia e Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Come dice Danaida Delaj, "ci è sembrato il modo più bello per concretizzare la pace: imparare a conoscersi e stare insieme in modo festoso". E forse ha ragione: in un mondo che sembra aver dimenticato il valore dell'incontro, Carpi ricorda che la pace si costruisce un passo alla volta, una chiacchierata alla volta, un assaggio di cibo straniero alla volta.