Il caso della storica cooperativa sociale modenese, che vanta
40 anni di attività sul territorio, sta facendo discutere. Lo scorso venerdì 12 dicembre, in occasione dello sciopero generale indetto dalla CGIL,
Domus Assistenza è finita nel mirino del sindacato per presunte violazioni del diritto di sciopero dei lavoratori.
Le accuse della CGIL
La
Fp Cgil ha raccolto numerose segnalazioni da educatori e operatori della cooperativa che lamentano una gestione poco trasparente della giornata di sciopero.
Simona Ugolotti, funzionaria di Fp Cgil Modena, non usa mezzi termini: "Molti educatori ci hanno segnalato messaggi dei loro coordinatori che gli dicevano di comunicare la loro adesione per poter dare riscontro alla committenza e altri in cui addirittura esplicitamente parlavano di sostituzione nella giornata odierna del personale che intendesse scioperare". Una situazione che, secondo il sindacato, va ben oltre la normale gestione organizzativa. La cooperativa non solo avrebbe omesso di informare correttamente alcune categorie di lavoratori sui loro diritti, ma avrebbe anche pressato i dipendenti affinché dichiarassero anticipatamente la loro intenzione di aderire o meno allo sciopero.
Strutture per anziani: un caso particolare
Le contestazioni si estendono anche ai servizi essenziali, come le strutture per anziani, dove il diritto di sciopero deve necessariamente bilanciarsi con la garanzia di assistenza agli ospiti. Qui
Domus Assistenza avrebbe comunicato che "in tutti i suoi servizi tranne uno, nessun lavoratore precettato intende scioperare", una dichiarazione che la CGIL considera poco credibile.
Federica Di Napoli, altra funzionaria di Fp Cgil Modena, conferma i dubbi: "Abbiamo delegati sindacali e lavoratori iscritti in vari servizi i quali ci hanno tempestivamente informato della mancanza delle comunicazioni e/o dell'esposizione dei contingenti minimi, confermandoci, invece, che alcuni di loro avrebbero voluto scioperare".
Le presunte minacce disciplinari
La questione si complica ulteriormente con le testimonianze di lavoratori che riferiscono di aver ricevuto minacce di procedimenti disciplinari in caso di adesione allo sciopero. Una pratica che, se confermata, rappresenterebbe una grave violazione dei diritti sindacali fondamentali. Il sindacato ha già attivato i canali istituzionali, segnalando la situazione alla
Commissione di Garanzia dello sciopero e al
Comune di Modena come principale committente dei servizi gestiti dalla cooperativa.
Un precedente preoccupante
Non è la prima volta che
Domus Assistenza finisce al centro di controversie sindacali. Già nel luglio 2024, la cooperativa era stata protagonista di uno sciopero con presidio davanti a Palazzo Europa a Modena, sempre per questioni legate ai rapporti con i lavoratori dei servizi sociali. La cooperativa, che gestisce servizi delicati come il Pronto Intervento Sociale, l'Educativa Territoriale Minori e l'assistenza ai Minori Stranieri Non Accompagnati, si trova ora a dover rispondere a accuse che vanno al cuore del rapporto tra management e dipendenti. Le parole conclusive di
Di Napoli e
Ugolotti lasciano poco spazio alle interpretazioni: "Se oggi i dipendenti di Domus sono in servizio, garantendo il normale funzionamento, non deve essere letta come una libera scelta per tutti". Una questione che tocca il delicato equilibrio tra diritti dei lavoratori e continuità dei servizi sociali, tema sempre più centrale nel dibattito pubblico locale.