Una giornata di fuoco per l'amministrazione comunale
Due colpi di cannone a distanza ravvicinata.
Fratelli d'Italia ha deciso di battere il ferro finché è caldo e ieri ha sferrato un attacco su due fronti: i lavori infiniti di
via Roosevelt e il cedimento strutturale che ha colpito la
Rianimazione dell'ospedale Ramazzini. Non è stata una giornata qualunque per chi amministra Carpi. I meloniani locali hanno orchestrato una doppia offensiva che tocca due nervi scoperti della città: i cantieri che non finiscono mai e un ospedale che continua a dare preoccupazioni.
Il caso via Roosevelt: "Un'opera sbagliata fin dall'inizio"
I consiglieri comunali
Tommaso Casolari e
Federica Carletti non le mandano a dire al Sindaco. La loro critica è chirurgica: l'amministrazione "continua a scaricare ogni responsabilità, prima sulla direzione lavori e ora sull'azienda appaltatrice". Il cantiere di via Roosevelt è diventato il simbolo dei ritardi che affliggono la città. Gli operai mancano da oltre dieci giorni, e questo la dice lunga sulla gestione del progetto.
Casolari non usa giri di parole: definisce l'opera "sbagliata fin dall'inizio" e "inutile", una bocciatura senza appello.
Le preoccupazioni per il futuro
Ma c'è di più. Il consigliere di Fratelli d'Italia teme che le azioni legali annunciate dal Sindaco possano aprire un contenzioso destinato a riflettersi sui tempi del cantiere. Tradotto: ancora più disagi per commercianti e residenti, che già pagano il prezzo di questa situazione da troppo tempo.
L'allarme Ramazzini: "Gravità estrema" in Rianimazione
L'altra tegola arriva dal fronte sanitario.
Annalisa Arletti, consigliera regionale di Fratelli d'Italia nata proprio a Carpi, ha presentato un'interrogazione alla Giunta della Regione Emilia-Romagna che suona come un campanello d'allarme. Il cedimento strutturale nella notte scorsa in Rianimazione viene definito di "estrema gravità" dalla rappresentante carpigiana, che lo considera l'ennesima dimostrazione dello "stato critico in cui versa la struttura".
Un problema che viene da lontano
Le infiltrazioni e le perdite d'acqua che interessano varie zone dell'ospedale non sono una novità. Si tratta di segnalazioni che si susseguono da anni, ma evidentemente senza trovare una soluzione definitiva.
Arletti mette il dito nella piaga: "Non si può continuare a intervenire solo nelle emergenze. Esiste un problema strutturale evidente". La Rianimazione, uno dei reparti più delicati dell'ospedale, continua a essere esposta a rischi inaccettabili.
Le domande che attendono risposta
L'interrogazione regionale pone questioni concrete: questo reparto è incluso negli interventi annunciati a ottobre dalla Direzione generale provinciale di Ausl? Quali verifiche sono state effettuate? Chi ha in carico la manutenzione? Quando è stata effettuata l'ultima ispezione sulla strumentazione coinvolta? Domande legittime che i cittadini di Carpi si stanno ponendo da tempo.
Arletti sollecita un rapido intervento della Regione, perché quando si parla di salute non si può aspettare.
La politica delle responsabilità
Due questioni diverse, due criticità che però hanno un denominatore comune: la richiesta di assunzione di responsabilità da parte di chi governa. Che si tratti di un cantiere mal gestito o di un ospedale che presenta criticità strutturali, il messaggio di Fratelli d'Italia è chiaro: basta scaricare la colpa su altri. I carpigiani, dal canto loro, continuano a convivere con i disagi quotidiani di una città in perenne cantiere e con le preoccupazioni per un ospedale che dovrebbe rappresentare un punto di riferimento sicuro per la loro salute.