Furto al cimitero di Carpi: rubata statua di bronzo di due metri

Una statua di bronzo alta quasi due metri è stata sottratta dal cimitero comunale di Carpi nella notte tra il 4 e il 5 ottobre. L'opera, di notevole valore artistico ed economico, è stata trafugata da una tomba privata, lasciando sgomenti i familiari del defunto e l'intera comunità carpigiana. Il furto rappresenta l'ennesimo episodio di vandalismo che colpisce il camposanto cittadino, come sottolineato dalle autorità locali. La facilità con cui i malviventi sono riusciti ad agire solleva interrogativi sulla sicurezza del sito, frequentato quotidianamente da decine di cittadini che si recano a trovare i propri cari. Le dimensioni dell'opera rubata - quasi due metri di altezza - fanno pensare a un'azione pianificata, che ha richiesto mezzi adeguati per il trasporto. Il bronzo, materiale particolarmente prezioso nel mercato clandestino dell'arte e dei metalli, rende il furto ancora più grave dal punto di vista economico. L'amministrazione comunale di Carpi sta valutando strategie efficaci per proteggere il patrimonio funerario cittadino. Il problema dei furti nei cimiteri non è isolato: molti comuni del territorio modenese hanno dovuto affrontare episodi simili, spesso legati al valore commerciale di statue, decorazioni e manufatti in bronzo e altri metalli pregiati. I familiari della vittima del furto hanno espresso la loro amarezza per questo gesto che viola non solo la proprietà privata, ma anche il rispetto dovuto ai luoghi di memoria e raccoglimento. La perdita dell'opera d'arte funeraria rappresenta un danno irreparabile per chi aveva scelto quella statua come ultimo omaggio al proprio caro. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili e recuperare l'opera trafugata. Nel frattempo, l'episodio riaccende il dibattito sulla necessità di potenziare la sorveglianza nei cimiteri, luoghi che dovrebbero rimanere sacri e inviolabili per l'intera collettività.