Il Caffè del Teatro cerca ancora il suo gestore: canone dimezzato per rilanciare il locale storico


Il Caffè del Teatro cerca ancora il suo gestore: canone dimezzato per rilanciare il locale storico

Il Caffè del Teatro di Carpi è ancora in cerca di una nuova gestione, e stavolta il Comune ha deciso di giocare a carte scoperte: se il primo bando è andato deserto, forse il problema era il prezzo. Così, con quella saggezza pratica che contraddistingue chi sa riconoscere i propri errori, l'amministrazione ha ritoccato al ribasso le condizioni dell'avviso pubblico. Il canone annuale scende da 21.800 euro a 12.250 euro, una riduzione che non è solo un numero ma un segnale chiaro: il Comune vuole davvero che questo spazio, parte integrante del patrimonio storico cittadino, torni a vivere e a essere un punto di riferimento per carpigiani e visitatori. La concessione rimane appetibile per chi ha visione a lungo termine: 9 anni di gestione, con la possibilità di rinnovare per altri 6 anni. Quindici anni in tutto per costruire qualcosa di solido, per creare quel legame speciale tra locale e comunità che solo il tempo sa tessere. Non si tratta solo di una questione economica, ma di una strategia più ampia di valorizzazione del centro storico. Il Caffè del Teatro non è un bar qualunque: è un luogo dove si intrecciano storie, dove prima e dopo gli spettacoli si commenta, si discute, si vive la cultura. È uno di quegli spazi che danno senso al camminare per le vie del centro, che trasformano una passeggiata in un'esperienza. Ora la palla passa agli imprenditori locali: c'è chi avrà il coraggio e la passione per raccogliere questa sfida? Il Comune di Carpi ha fatto la sua parte, aggiustando il tiro con quella pragmatica onestà che fa bene alla cosa pubblica. Resta da vedere se qualcuno saprà cogliere l'opportunità di diventare parte della storia di questa città.

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