Finalmente una boccata d'ossigeno per il Caffè del Teatro di Carpi. Dopo che l'ultimo bando era rimasto a bocca asciutta - come si dice dalle nostre parti - questa volta qualcuno ha bussato alla porta del Comune. Le buste sono state aperte ieri mattina e, a quanto pare, la città può tirare un sospiro di sollievo: il prestigioso locale nel cuore del centro storico non resterà con le serrande abbassate. Non è stata una strada facile, bisogna riconoscerlo. Il Comune aveva già dovuto rivedere le proprie pretese, abbassando il canone annuale da 21.800 euro a 12.250 euro e riducendo i requisiti di accesso. Una mossa saggia, perché in tempi come questi, con il centro storico che fatica a trovare il suo ritmo dopo anni difficili, meglio un locale aperto con condizioni più morbide che un altro spazio vuoto a fare da monumento alla crisi. Il Caffè del Teatro, per chi non lo ricordasse, non è un bar qualunque. Fa parte del patrimonio storico comunale e rappresenta un pezzo importante della vita culturale carpigiana, chiamato a servire non solo i cittadini ma anche il pubblico del Teatro Comunale nelle serate di spettacolo. Chi se l'aggiudicherà dovrà garantire l'apertura sei giorni su settimana, domenica compresa, e soprattutto essere presente ogni volta che il sipario del teatro si alza.