Una tradizione che profuma di casa, di quegli affetti che uniscono una squadra alla propria città come un filo rosso che non si spezza mai. Anche quest'anno, per il quinto dicembre consecutivo, l'
AC Carpi ha varcato le porte del reparto di Pediatria dell'Ospedale Ramazzini, trasformando una fredda giornata di dicembre in un piccolo miracolo di calore umano.
I protagonisti di una favola vera
La delegazione biancorossa che ha portato doni e sorrisi ai piccoli pazienti aveva volti noti e cuori grandi: il Vice Presidente
Andrea Lazzaretti, il Direttore Generale
Enrico Bonzanini e quattro giocatori della Prima Squadra che hanno dimostrato come il vero gioco di squadra si pratichi anche fuori dal campo.
Matteo Sorzi,
Matteo Rossini,
Tommaso Cecotti e
Riccardo Forte non sono stati semplici ospiti, ma ambasciatori di quella carpigianità che sa farsi sentire quando conta davvero. Ogni bambino ha potuto scegliere il suo regalo, in un momento che va oltre il semplice scambio di doni. Quelli rimasti sono stati destinati all'aula di ludoteca del reparto, perché la generosità del Carpi ha quella caratteristica tipicamente carpigiana di non sprecare nulla e pensare sempre al domani.
Le parole che pesano come gol
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Con grande emozione rinnoviamo una tradizione che è ormai parte della nostra identità", ha dichiarato il Vice Presidente
Lazzaretti, e nelle sue parole c'è tutta la sostanza di un club che non ha mai dimenticato le proprie radici. Non è retorica da salotto, questa: è il riconoscimento sincero che una società sportiva esiste grazie alla comunità che la sostiene, e che restituire quel calore ricevuto ogni giorno non è un optional, ma un dovere morale. Il riferimento all'
Anagrafe Biancorossa, iniziativa pensata per avvicinare le nuove generazioni ai valori della comunità sportiva carpigiana, dimostra come il progetto sociale del Carpi abbia respiro lungo e visione chiara.
Il team che non va in campo
Un ringraziamento particolare è andato al personale sanitario del Ramazzini: la Direttrice
Stefania Ascari, il Direttore di Pediatria e Neonatologia
Francesco Torcetta, la Caposala
Desdemona Lugli e tutto lo staff che ogni giorno si prende cura dei più piccoli. Perché, come sa bene chi mastica di calcio da una vita, dietro ogni bella giocata c'è sempre una squadra che lavora in silenzio.
Una vittoria che vale più di tre punti
Questa visita al reparto di Pediatria rappresenta molto più di un gesto di solidarietà: è la dimostrazione che il Carpi Calcio ha compreso fino in fondo cosa significhi essere parte integrante del tessuto sociale della propria città. In un'epoca in cui il calcio rischia spesso di perdere il contatto con la realtà, iniziative come questa ricordano che il vero successo di una società si misura anche nella capacità di essere presente quando la comunità ne ha bisogno. I sorrisi dei bambini del Ramazzini valgono più di qualsiasi classifica. E questo, cari tifosi biancorossi, è un risultato che nessuno potrà mai cancellare.