Quando la speranza abbraccia Pascal: un concerto che sposa scienza e fede


Quando la speranza abbraccia Pascal: un concerto che sposa scienza e fede
Non accade tutti i giorni che un matematico del Seicento diventi protagonista di uno spettacolo musicale a Carpi. Eppure sabato 8 novembre, nell'Auditorium San Rocco, questo piccolo miracolo andrà in scena con "La speranza non delude", una prima assoluta che promette di far parlare di sé ben oltre le mura della nostra città.

Un progetto nato dal dialogo

L'idea, come spesso accade per le cose più belle, è germogliata da un incontro. Era il primo giugno 2024 quando gli artisti carpigiani si ritrovarono con il vescovo Erio in Vescovado, nell'ambito del cantiere sinodale. Da quella conversazione è nato qualcosa di inaspettato: trasformare la riflessione sui temi giubilari in arte pura. Simone Ghelfi, responsabile interdiocesano per l'ambito dell'Annuncio, non nasconde l'entusiasmo per questo progetto che unisce "linguaggi espressivi quali la musica, la recitazione, il canto" per toccare "le corde dei cuori di un pubblico ampio".

Il genio di Pascal incontra il Giubileo

Al centro dello spettacolo c'è Blaise Pascal, il matematico e filosofo francese nato 400 anni fa, che Papa Francesco ha celebrato nel 2023 con la lettera apostolica "Sublimitas et miseria hominis". Una scelta tutt'altro che casuale: Pascal rappresenta quella figura di scienziato che non ha mai smesso di interrogarsi sul mistero dell'esistenza umana, trovando nella fede, nella carità e nella speranza le risposte che la sola ragione non poteva dargli. Il motto del Giubileo 2025, "pellegrini di speranza", trova così in Pascal un testimone d'eccezione: uno che ha cercato la verità attraverso la matematica, la fisica e la filosofia, per poi scoprire che l'uomo è "un nulla rispetto all'infinito, un tutto rispetto al nulla".

Un cast d'eccezione tutto carpigiano

A dare voce a questa riflessione sarà Matteo Manicardi, musicista e cantautore di casa nostra, che ha scritto appositamente lo spettacolo. Sul palco con lui il Trio Acustico (Carlo Camicia al basso e Simone Forghieri a batteria e percussioni), il quartetto I solisti di San Valentino con Gabriele Vincenzi e Antonio Laganà ai violini, Monica Mengoni alla viola e Francesca Neri al violoncello. Non mancheranno le voci del Coro Armonico Ensemble APS diretto da Silvia Biasini, con l'accompagnamento pianistico di Velislava Gueorguieva e i contributi solistici di Eleonora Tioli e Davide Santonastaso.

L'inno finale che unisce tutti

Il gran finale vedrà tutti gli artisti insieme per un brano scritto appositamente per il Giubileo, in quello che si preannuncia come un momento di grande emozione collettiva.

Oltre i confini della fede

Quello che colpisce di più in questa iniziativa, promossa dalla Diocesi di Carpi con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, è la volontà di parlare a tutta la cittadinanza. Non solo ai fedeli, dunque, ma a chiunque sia curioso di assistere a un esperimento artistico che mette insieme repertorio classico e moderno, testi recitati e musica dal vivo. L'appuntamento è per sabato 8 novembre alle 21 in via San Rocco 1. Perché, come aveva intuito Pascal quattro secoli fa, ci sono domande che riguardano tutti: che cos'è l'uomo? Dove trova la sua speranza? E forse, in una serata di novembre a Carpi, qualche risposta potrà arrivare anche attraverso una canzone. L'ingresso è aperto a tutta la cittadinanza. Per informazioni rivolgersi alla Diocesi di Carpi.
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