Sangue, la solidarietà in rosso: l'allarme dell'Avis modenese


Sangue, la solidarietà in rosso: l'allarme dell'Avis modenese
Il 2025 si sta chiudendo con un bilancio che fa riflettere: le donazioni di sangue nella provincia di Modena sono in calo e l'Avis locale non nasconde la preoccupazione. I numeri parlano chiaro, ma dietro ogni statistica c'è una storia di solidarietà che ha bisogno di essere rinnovata.

I numeri che fanno pensare

Milena Storione, avvocato e presidente provinciale dell'Avis, ha presentato i dati aggiornati a novembre durante la presentazione del calendario 2026 dell'associazione. Le cifre raccontano una realtà complessa: 52.861 donazioni totali fino a novembre, con un calo del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il sangue intero è quello che preoccupa di più: 27.001 unità raccolte con una diminuzione del 6,1%. Una tendenza che si inserisce in un quadro nazionale dove, come emerso da recenti ricerche, un donatore su quattro non si presenta agli appuntamenti programmati, creando ulteriori difficoltà nella gestione delle scorte.

Luci e ombre della generosità modenese

Non tutto è grigio nel panorama delle donazioni provinciali. Il plasma continua a crescere con 24.407 unità, registrando un incoraggiante +2,6%. Un segnale che dimostra come i modenesi, quando sensibilizzati correttamente, rispondono ancora con il cuore. Diversa la situazione delle piastrine: 1.453 unità raccolte ma con un preoccupante -10,1%. Un dato che fa suonare l'allarme, considerando che questi emocomponenti sono vitali per pazienti oncologici e trapiantati.

L'appello di una presidente determinata

"Sarà necessario impegnarci tutti per far fronte al calo delle donazioni", ha dichiarato la presidente Storione con la franchezza che caratterizza chi conosce bene il peso delle responsabilità. Le sue parole non sono un semplice appello burocratico, ma il grido di chi sa che dietro ogni sacca mancante c'è un volto, una storia, una speranza. L'impegno coinvolgerà tutti i 30.000 donatori della provincia, ma anche chi ancora non ha mai donato. Perché la sfida del 2026, come sottolinea la presidente, sarà "ricostruire un equilibrio fra i diversi emocomponenti", garantendo al sistema sanitario quella stabilità che i cittadini meritano.

"Parole in circolo": la nuova campagna che parla al cuore

L'Avis non si limita ai numeri ma punta sulla comunicazione. La campagna "Parole in circolo", realizzata con l'agenzia Proxima, accompagna il calendario 2026 con un progetto che dalle pagine cartacee si sposta sui social network. Ogni mese una parola diversa genererà contenuti, testimonianze e momenti di confronto. Un modo moderno per far circolare non solo il sangue, ma anche quelle buone pratiche di relazione e solidarietà che rendono una comunità più forte.

La sfida che ci riguarda tutti

Dietro questi numeri c'è la Carpi di tutti i giorni: i nostri vicini, i colleghi, le persone che incontriamo al bar la mattina. La donazione di sangue non è un atto eroico riservato a pochi, ma un gesto semplice che può fare la differenza tra la vita e la morte. Come spesso accade, le crisi possono diventare opportunità. L'appello dell'Avis provinciale non è solo ai donatori abituali, ma a tutti noi. Perché in una società che corre sempre più veloce, fermarsi un'ora per donare il sangue è forse uno dei gesti più umani che possiamo compiere. Il 2026 sarà l'anno della prova: sapremo rispondere all'appello o lasceremo che le statistiche continuino a scendere? La risposta, come sempre, sta nelle nostre mani. O meglio, nelle nostre vene.
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