Tre associazioni, una sola missione: quando il cuore batte all'unisono per chi ha più bisogno


Tre associazioni, una sola missione: quando il cuore batte all'unisono per chi ha più bisogno

Si è concluso mercoledì sera, con quella soddisfazione che sa di lavoro ben fatto, il percorso di formazione che ha visto protagoniste le tre anime del volontariato carpigiano: Croce Blu, Croce Rossa e AUSER. Un'alleanza che profuma di solidarietà vera, quella che nasce quando si capisce che insieme si va più lontano. Da maggio a ottobre, operatori e volontari si sono seduti gli uni accanto agli altri per imparare qualcosa di prezioso: come trasportare non solo corpi, ma anche dignità. Perché quando si ha a che fare con persone affette da demenza, la tecnica da sola non basta. Serve quel quid in più che trasforma un semplice tragitto in un piccolo gesto di umanità. L'iniziativa, promossa dall'Azienda USL di Modena, si inserisce nel più ampio progetto Dementia Friendly Community dell'Unione delle Terre d'Argine. Un nome altisonante per un'idea semplice ma rivoluzionaria: rendere il nostro territorio un posto dove anche chi vive con la demenza possa sentirsi a casa. Non è poco, in tempi dove spesso si fa fatica a fermarsi per salutare il vicino di casa. A guidare le sessioni formative, tre professioniste che di mestiere fanno quello che molti considerano impossibile: restituire speranza. Vanda Menon, geriatra, Manuela Costa, neurologa, e Laura Borghi, terapista occupazionale, hanno condiviso non solo competenze tecniche, ma anche quella saggezza che nasce dal guardare negli occhi chi soffre senza distogliere lo sguardo. "È la prima volta che tre grandi associazioni uniscono i propri percorsi formativi", sottolinea Fabrizio Fantini, presidente della Croce Rossa carpigiana, con l'orgoglio di chi sa che i primati veri sono quelli che contano davvero. Accanto a lui, Giannina Panini della Croce Blu e Eugenio Arpaia dell'AUSER, tre nomi che rappresentano centinaia di volontari pronti a mettersi al servizio della comunità. La dottoressa Menon non nasconde la soddisfazione: "Questo consolidamento delle competenze è un pilastro essenziale per rendere le Terre d'Argine una vera Comunità Amica delle Persone con Demenza". Parole che pesano, perché dietro c'è il lavoro quotidiano di chi non fa rumore ma fa la differenza. Il progetto coinvolge un'intera rete: il Comune di Carpi, l'Unione delle Terre d'Argine, l'AUSL, Federfarma, ASP e Gafa. Un tavolo dove tutti parlano la stessa lingua: quella della cura. Perché quando si tratta di fragilità, le competenze si moltiplicano se condivise, non si dividono. Quello che è successo in questi mesi tra le aule di formazione è qualcosa di più di un semplice corso di aggiornamento. È la dimostrazione che Carpi sa ancora fare comunità, sa ancora guardarsi attorno e prendersi cura di chi ha più bisogno. E questo, in tempi di individualismi e di fretta, non è cosa da poco.

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