Truffa ai danni di azienda carpigiana: due denunce


Truffa ai danni di azienda carpigiana: due denunce
Due italiani di 32 e 48 anni si sono ritrovati nei guai dopo aver architettato una truffa che ha fatto tremare i polsi a un'onesta ditta di Carpi specializzata nella vendita di veicoli industriali. Una storia che ci racconta molto su come il web possa trasformarsi da strumento di lavoro in pericolosa arma a doppio taglio.

L'inganno perfetto (o quasi)

La vicenda ha dell'incredibile per la sua sfrontatezza: i due truffatori hanno creato un falso account su un portale specializzato nella compravendita di mezzi pesanti, spacciandosi per la ditta carpigiana e utilizzando tutti i suoi dati aziendali. Un'operazione di sostituzione di persona in piena regola, che secondo l'articolo 494 del Codice Penale può costare fino a un anno di reclusione. Ma non si sono fermati qui. Con una dose di audacia che rasenta l'incoscienza, hanno anche attivato un contratto per l'emissione di fatture intestate all'azienda legittima, dirottando però i pagamenti su conti correnti di loro proprietà. Un meccanismo diabolico che avrebbe potuto fruttare molto di più se non fosse intervenuto il caso.

Il campanello d'allarme

Il primo segnale che qualcosa non andava è arrivato dalle telefonate. I titolari dell'azienda carpigiana hanno iniziato a ricevere chiamate insistenti da potenziali acquirenti di tutta Italia, tutti interessati ad annunci che loro non avevano mai pubblicato. In un primo momento deve essere stato sconcertante: "Ma di cosa stanno parlando questi signori?" si saranno chiesti. Poi la verità, amara come un caffè dimenticato sul tavolo: qualcuno stava usando il loro nome per vendere veicoli industriali che non possedevano, con tanto di fatture false per un valore complessivo di circa 50.000 euro.

L'indagine della Polizia di Stato

Gli agenti della Sezione Anticrimine del Commissariato di Carpi non si sono fatti cogliere impreparati. Con quella meticolosità che contraddistingue il lavoro investigativo serio, hanno avviato un'indagine "capillare e puntuale", come recita il comunicato ufficiale. Il lavoro più complesso è stato ricostruire la rete dei potenziali acquirenti che, da diverse regioni d'Italia, erano entrati in contatto con i truffatori. Persone che, in buona fede, pensavano di trattare con un'azienda seria di Carpi, mentre invece stavano per essere raggirate.

Il finale: giustizia è fatta

Gli accertamenti bancari hanno fatto il resto, permettendo agli investigatori di risalire ai due responsabili. E qui arriva il particolare che non sorprende più nessuno: entrambi erano già "gravati da precedenti specifici", come si dice nel gergo della cronaca giudiziaria. Insomma, non era la loro prima volta nel mondo delle truffe. La denuncia è scattata per il reato di sostituzione di persona, un crimine che nel mondo digitale sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti. Perché se è vero che la tecnologia ci semplifica la vita, è altrettanto vero che la rende più semplice anche ai malintenzionati.

Una lezione per tutti

Questa vicenda ci insegna quanto sia importante per le aziende monitorare costantemente la propria presenza online. I titolari dell'azienda carpigiana sono stati fortunati: hanno scoperto la truffa in tempo, anche grazie al loro istinto e alla loro attenzione. Per i cittadini che acquistano online, invece, il consiglio è sempre lo stesso: verificare, controllare, e quando qualcosa sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è. Meglio una telefonata in più alla ditta che ci sembra interessante, che ritrovarsi con un pugno di mosche e il conto in banca alleggerito.
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